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Principala » fisiere » Creatie pentru copii » Povesti

Capra cu trei iezi - La capra e i tre capretti
2011-01-19, 11:57 PM

La capra e i tre capretti

C'era una volta una capra che aveva tre capretti. Quello maggiore e quello medio erano molto cattivi, ma quello minore era operoso e obbediente. Un giorno, la capra chiamò i suoi figli e disse loro:
- Miei cari figlioli! Vado nella foresta per cercare qualcosa da mangiare. Voi invece chiudete bene la porta dietro di me e non aprite se non sentite la mia voce. Quando torno, per riconoscermi, io canterò così:

I miei capretti, tre angioletti,

Vi ho portati sulle spalle

Buone cose da mangiare

Latte in tette,

Un po' di sale

Tanta erba e del pane

Aprite subito l'entrata

Che la mamma è tornata.

  Posso avere fiducia in voi?
- Sì, mammina, hanno detto i più grandi, ti diamo la nostra parola.
- Buona fortuna, mammina, dice il più piccolo, con le lacrime agli occhi, e Dio ti aiuti!

Esce la capra e va per la sua strada, e i bambini chiudono la porta dietro di lei.
Ma come si dice: "I muri hanno orecchie e le finestre occhi”. Mentre la capra parlava con i capretti, un lupo origliava dal muro dietro casa.

- Va bene, disse, questa è la mia occasione. Oh, se solo mi aprissero la porta, come banchetterei!

 Furtivamente si avvicinò alla porta e iniziò subito a cantare con una voce roca:

- I miei capretti, tre angioletti,

Vi ho portati sulle spalle

Buone cose da mangiare

Latte in tette,

Un po' di sale

Tanta erba e del pane

Aprite subito l'entrata

Che la mamma è tornata.

- Ragazzi, dice il capretto più grande, aprite subito la porta, è tornata la mamma!
- Questa non è la voce della mamma, la sua è più sottile e più bella, dice il minore spaventato.

Il lupo, sentito questo, andò subito da un fabbro e si fece affilare la lingua e i denti, per avere una voce più sottile. Tornando ricominciò:

- I miei capretti, tre angioletti,

Vi ho portati sulle spalle

Buone cose da mangiare

Latte in tette,

Un po' di sale

Tanta erba e del pane

Aprite subito l'entrata

Che la mamma è tornata.

- Eccola la mamma, chi altro può essere se non lei? Anch'io ho orecchie! Io vado ad aprire la porta!
- Fratelli! Disse di nuovo il capretto minore. Ascoltatemi! Chiunque può venire a dire:

Aprite subito l'entrata

Che la zia è tornata.

E noi dobbiamo per forza aprirgli?
- Ma certo, disse il maggiore. Da quand'è che la coda è diventata testa? Se stessi a sentirti, terrei fuori la mamma un sacco di tempo inutilmente. Vado ad aprirgli!

Visto questo il capretto minore si nascose subito nel camino e rimarrò muto come un pesce tremando di paura.
 E anche quel medio pieno di paura si nasconde sotto la vasca di legno, e rimasi muto come un pesce.

Quello maggiore invece si avvicinò alla porta e – aprire o non aprire? - finalmente aprì la porta, ma non ebbi tempo neanche per capire cos'è successo, che il lupo l'ho presi subito e l'ho mangiò con gusto. Dopo essersi leccato le labbra, dissi:

- Sbaglio o mi è sembrato di sentire tante voci? Sembrano entrati nella terra ... Dove saranno mai?

Iniziò a rovistare tutta la casa ma i capretti erano introvabili!

- ... Mah! Che strana cosa questa! ... Riposiamoci un po'!

Si sedette sulla vasca di legno e non li veni a stranutire.

Il capretto medio, che si era nascosto lì sotto, stupido e ingenuo, non riuscì a stare zitto e gli disse:

- Salute zio!
- Che buffo che sei! Ecco dove ti eri nascosto! Vieni dallo zietto che ti da un bacino!
Poi alzò la vasca, afferrò il capretto per un orecchio e la inghiottì. Continuò a girare per casa, ma non trovò niente visto che il capretto minore stava zitto zitto nel camino. Non trovando niente, il lupo uscì dalla casa e andò per la sua strada. Il capretto minore scesi subito dal camino, chiuse la porta e si mise a piangere i suoi fratelli maggiori:
- Miei cari fratelli! Se mi aveste dato retta,  il lupo non vi avrebbe mangiato. Oh, povera mamma, non sa cosa lo aspetta al ritorno!
Mentre egli piangeva così, ecco la capra, carica di cibo, che cominciò a cantare sotto la finestra:

-          I miei capretti, tre angioletti,

Vi ho portati sulle spalle

Buone cose da mangiare

Latte in tette,

Un po' di sale

Tanta erba e del pane

Aprite subito l'entrata

Che la mamma è tornata.

Il capretto corse subito alla porta per aprirle. Poi si gettò tra le sue braccia e con lacrime di sangue cominciò a raccontarle:

- Mammina, mammina, appena sei andata via abbiamo sentito qualcuno che bussava alla porta, dicendo:

I miei capretti, tre angioletti,

Vi ho portati sulle spalle...

 E il mio fratello maggiore ha aperto subito la porta.

- E allora?

- Allora io mi sono nascosto subito nel camino, e l'altro nostro fratello sotto la vasca di legno, e quello maggiore è andato, come ti ho detto, ad aprire la porta!

- E dopo?

- Il nostro Zio, il Lupo, è entrato in casa!

- Chi? Lo Zio Lupo? Lui, che ha giurato di non spaventare mai i miei bambini?

- Si, mamma! Appena è entrato, ha subito divorato il mio fratello maggiore, poi ha trovato quello medio e ha divorato anche lui.

- Lui si merita una lezione! La pagherà cara quel mascalzone!

Così la capra iniziò a pensare, come fargliela pagare. Vicino alla casa c'era una buca molto profonda.

"Mi sembra di aver trovato quel che ci vuole", pensò lei.

Dicendo questo si mise a lavorare, accese un bel fuoco e preparò un banchetto con i fiocchi. Poi riempì la buca con tizzoni ardenti, li copri con della terra e fece una sedia di cera apposta per il lupo. Dopo di che lo invito a casa sua e lo mise a tavola:

-Ecco, caro lupo, gli disse, mettendo la sedia di cera sopra alla buca, siediti su questa sedia e mangia quel che ti pare.

Il lupo si mise davanti un bel piatto d’involtini di riso e iniziò a mangiare avidamente.

-Che Dio perdoni quei poverini, cara Capra, hai fatto degli involtini veramente buonissimi.

E mentre si stava abbuffando, buf! cadde nella buca piena di tizzoni ardenti, perché intanto la sedia di cera su cui era seduto, si era sciolta.

- Aiuto, cara Capra! Mi stanno bruciando i piedi, tirami fuori di qui, mi sta bruciando tutto il corpo!

- Ma no, Lupo! A me invece brucia tutta l'anima, dopo che hai mangiato i miei figlioli maggiori. Tu, che ai giurato di non toccarli mai?

Allora la Capra e il capretto più piccolo presero una balla di fieno e la buttarono sopra il lupo, poi iniziarono a buttargli addosso delle pietre finché questo non morì.

      E così la Capra si vendicò del Lupo.

Categorie: Povesti | Adaugat de: Iris
Vizualizari: 12225 | Downloads: 0 | Comentarii: 8 | Raging: 3.9/9
Total comentarii : 3
3 diana  
0
ce bravo sunteti!

2 Cristina  
0
Che belle ,

1 alexandra  
0
merci pentru ca cineva se ocupa de traducerea povestilor in alte limbi, foarte folositoare in context strain, respectiv italian

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